venerdì, febbraio 16, 2007

IL POTERE A CHI ALL' INFERNO SI LOGORERA'

Andreotti a proposito dei Dico/PACS:

"Non sarebbe male se tutti, compreso Prodi, si andassero a rileggere Dante: i sodomiti nella Divina Commedia finiscono all'inferno. Non c'e' un quarto girone che si crea per decreto legge"

E così, oltre a tutto quanto siamo già costretti a vedere e sentire di umiliante, medioevale e oscurantista riguardo la questione DiCo, ci mancava solo il commento infelice del Gobbo Maledetto. Lui, che è la quint' essenza della vecchia politica cattolica corrotta, mafiosa, protetto e "impunito", attraverso decine di processi, probabile diretto responsabile dietro molti eventi drammatici nella storia del Paese, cita la Divina Commedia per ridurre tutta la faccenda DiCo a una "questione di sodomiti che si meritano l' Inferno". A parte che solo in Italia potevamo ritrovarci ancora attivo nella vita poltica, e senatore a vita, un personaggio come lui. La sua dichiararzione è dello stesso livello che la "santa mafia vaticana" ci fà sentire in questi giorni. Fin troppo scontato, immediato, osservare che Dante all' Inferno, se è per quello, ci ha anche messo non pochi Papi e altri ecclesiastici, nonchè personaggi di tutti i tipi legati al potere, evidentemente non propio puliti, che forse già da ora si stanno stringendo un po' nel loro girone per fare posto al senatore Andreotti. E' quindi pericoloso e poco saggio aprire la bocca e parlare a vanvera, anche se si è senatori a vita. Ed è sciocco fingere di non sapere tante cose riguardo la componente "omosessuale" dietro i secoli di storia dell' Italia, della sua arte, della sua cultura e della stessa Chiesa di Roma. E' anche sinistro e disdicevole continuare a proporsi come vecchio rappresentante di una parte politica con ideali cristiani (che non a caso adesso per la maggiore è confluita nel "girone" di Forza Italia, pieno di politici divorziati, ex-veline omofobe e non certo in carriera per meriti artistici, omosessuali non dichiarati, adulteri che vivono in condizioni di privilegio la loro situazione bi-familiare, ma pretendono di insegnare e imporre agli altri il modello della famiglia tradizionale) quando si ha sul propio karma la responsabilità di molti morti e affari sporchi. "Il potere logora chi non ce l' ha", era la sua famosa frase di sprezzante sfida a chi lo criticava per l' ambiguità della sua reputazione; come a dire :"da questa parte ci sono io, non voi, quindi potete pensare quel che volete, sono intoccabile". Purtroppo, essendo in Italia, è andata così e adesso Andreotti ha il suo "posto" assicurato al Senato, la sua nicchia sicura, dove come un pipistrello, resterà, lui e la sua gobba finchè campa. Finchè non arriverà il biglietto di andata per l' Inferno e Dante sarà costretto ad aggiornare gli elenchi dei personaggi e decidere il quale girone collocare il senatore (o crearne uno nuovo appositamente per lui).

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