mercoledì, gennaio 03, 2007

DEAD CAN DANCE TRIBUTE

Lascio alle brevi noti biografiche in fondo al post il compito di completare la loro presentazione. Si tratta di uno di quei gruppi che hanno creato un genere, senza farne parte, in seguito diventando "trasversali" a categorie, classificazioni e stili. Una capacità che hanno solo i grandi artisiti. Molti non sanno che parecchio di ciò che si sente in giro è stato da loro influenzato, da quello che hanno fatto. Insieme e come solisti. In particolare la cantante (Lisa Gerrard). E' sua la voce femminile che sottolinea le emozioni musicali nelle scene nel film "Il Gladiatore", di Ridley Scott, poi diventata musica tormentone dello spot di una famosa serie di merendine e simili. Suo il lamento sacro che qualche tempo fà la Telecom usò nel suo spot che celebrava Gandhi ("Sacrifice", con Pieter Bourke). Poi, tante altre cose. Chi scrive li vide a Milano il 24 marzo 2005 (me li ero persi quando vennero la prima volta in Italia nei primi anni '80). Conoscerli, al di là dei gusti musicali personali, è un arricchimento per chiunque.

La loro discografia è costell
ata di tanti piccoli/grandi capolavori che hanno fatto la storia prima di un certo gothic style, poi di un genere medioevale, celtico, sacro ed etnico... La voce della Gerrard resta una meraviglia senza tempo, perfino imbarazzante nella sua capacità e bellezza. L' estensione vocale che quella sera riempì il Teatro del Verme, a Milano, in particolare in alcuni brani di solo voce, non è cosa comune da sentire. L' imbarazzo cui alludo qui sopra è pensando a certe cantanti attuali: se sentono la tecnica e l' intensità della Gerrard (che fà benissimo capire di essere in grado di cantare qualsiasi cosa, se volesse) gli viene forse voglia di cambiare mestiere. Stupenda anche la voce, la figura e il talento compositivo/strumentistico di Brendan Perry.... Ma parlarne è riduttivo. Toglietevi la curiosità di sentire qualcosa di loro.

"I Dead Can Dance sono un duo musicale anglo-australiano composto da Lisa Gerrard e Brendan Perry. Il gruppo nasce a Melbourne nel 1981, si scioglie nel 1998 e viene riunito per un tour mondiale nel 2005. Dopo un inizio non troppo fortunato in Australia, i due si trasferiscono a Londra, dove dopo un anno firmano un contratto con l'etichetta discografica indipendente 4AD - etichetta di punta della scena alternativa britannica - di cui diventano una delle band più importanti. Durante gli anni '80 confezionano album dallo stile caratteristico che raccolgono attorno a loro un nutrito gruppo di appassionati. Una decina di anni dopo i due artisti cominciano a lavorare a progetti solisti, la Gerrard torna in Australia, mentre Perry acquista una chiesa sconsacrata in Irlanda, la Quivy Church, e vi si sposta per viverci e lavorare. Assegnare un genere definito alla loro produzione musicale non è semplice, tuttavia si possono individuare alcune fasi, tutte contraddistinte da una precisa ricerca etnologica e musicale. I loro primi album rientrano certamente in un filone di gothic rock, cui seguono alcune esplorazioni del repertorio europeo medievale e successivamente l'esplorazione delle tradizioni persiana e aborigena australiana. Cifra stilistica del duo sono le voci dei due artisti e la cura degli arrangiamenti".
(da Wikipedia)

DEAD CAN DANCE - Dead Can Dance (4AD, 1984) - Garden Of The Arcane Delights (Spleen And Ideal, 1984) - Spleen And Ideal (4AD, 1986) - Within The Realm Of A Dying Sun (4AD, 1987) - The Serpent's Egg (4AD, 1988) - Aion (4AD, 1990) - A Passage In Time (anthology, Rykodisc, 1991) - Into The Labyrinth (4AD, 1993) - Toward The Within (4AD, 1994) - Spiritchaser (4AD, 1996)

BRENDAN PERRY - The Eye Of The Hunter (4AD, 1999)

LISA GERRARD - The Mirror Pool (4AD, 1995) - Duality (Warner, 1998) - Whale Rider O.S.T. (4AD, 2003) - Immortal Memory (4AD, 2004)




DEAD CAN DANCE - "YULUNGA" (1993)


LISA GERRARD & PIETER BOURKE - "THE HUMAN GAME" (1998)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

C' ero anche io quella sera del 24 marzo 2005. Arrivare qui nel tuo blog e leggere questo articolo è stato molto piacevole. Per me i DCD sono delle divintà. E' anche raro che i gay apprezzino questo genere di musica (ma noi siamo un' eccezione, vero Frank?). Io sono Diego da Firenze, piacere ;)

Unknown ha detto...

La prima che hai messo l'ho sentita spesso... come dici tu chissà quanti loro brani ho ascoltato senza sapere che fossero loro. Bella musica, molto esitenziale, grazie di avermeli fatti incontrare ;)

Anonimo ha detto...

People should read this.

Akumasama ha detto...

Gay... che ascoltano i DCD? Incredibile, pensavo i gay non andassero oltre Madonna e Lady GaGa (che poi Madonna piace pure a me volendo).

Bellissimo post! C'ero anche io quel giorno al Teatro dal Verme, salito su dalla mia Firenze, ed emozionatissimo... con le lacrime agli occhi per buona parte dello spettacolo. Quanto vorrei che rifacessero un'altra iniziativa del genere fra qualche anno :(

A chi piacciono i DCD e negli ultimi anni ha fatto fatica a trovare gruppi simili, consiglio i germanici "Love is Colder than Death". Se non sapete da quale album cominciare, scegliete "Eclipse" ;)

Un saluto da Akumasama