giovedì, gennaio 04, 2007

A VOLTE RITORNANO?

Il 2 gennaio avevo pubblicato qui un' intervista a "me stesso", che si può vedere poco più sotto. Me l 'aveva inviata un' amica perchè rispondessi alle domande e gli re-inviassi il tutto via e-mail. Cosa che ho fatto. Poi ho deciso anche di pubblicarla qui, in Frankblogspace. Una delle domande di questa intervista a cui bisogna rispondere è: "una persona che ti manca". Io ho risposto: "mio padre" (e poi: "tutti i miei defunti")... Mio padre è morto il 23 febbraio del 2000, improvvisamente. Bene, la notte tra il 3 e il 4 gennaio l' ho sognato - o mi sono ricordato di averlo sognato - dopo ben 7 anni; come a dire, sono stato "preso in parola". Il sogno è stato molto semplice, ma vividissimo. Di quelli che si fanno verso il mattino, forse in una specie di dormiveglia. Nel sogno io stò percorrendo un corridoio. A un certo punto si apre una porta e io "sò" che stò per vedere mio padre; infatti appena la porta finisce di aprirsi, lo vedo. E' serio, ma di bell' aspetto e sereno. Mi abbraccia quasi subito e mi stringe forte, e io ricambio l' abbraccio: una sensazione fisica reale molto intensa. Che mi è rimasta un po' di tempo dopo il risveglio. Nessuna parola tra noi, solo quell' abbraccio. Forse si è trattato solo di un movimento del mio inconscio, però ne avevo bisogno e in un certo senso è come lui mi avesse sentito e fosse venuto. Comunque sia: ciao papà.

4 commenti:

FruiTanya ha detto...

Chissà Frank....io non escluderei che tu l'abbia davvero incontrato nel sogno :)

Anonimo ha detto...

Concordo con Tanya. Bell' uomo che era tuo padre. kiss, Frank.

Unknown ha detto...

Loro, i nostri cari che non ci sono più, a volte si manifestano nei sogni perchè così non ci spaventiamo e perchè siamo più ricettivi in quel momento. Penso che quell'abbraccio parli più di mille parole.

°bio° ha detto...

Sono sicuro che tu lo abbia incontrato, tuo padre. A me capita a volte di sognare il mio, sempre in maniera molto simbolica; a volte più giovane, a volte come lo ricordo negli ultimi periodi. Lui, Gabriele, se n'è andato nel 2003, dopo un mese di sofferenze atroci. Vederlo felice e sano in sogno è qualcosa di stupendo. Mi unisco anche io al tuo: Ciao papà.