venerdì, settembre 08, 2006

KALY-UGA?

Che tristezza guardare un telegiornale intero (forse il mio sguardo qui sopra è eloquente?). E stasera mi sono sforzato perchè io la TV non la guardo mai... Poi adesso che si avvicina l' anniversario dell' 11 Settembre, ciao... Cerco di essere ottimista, diciamo, ma "l' è dura", riguardo il rinsavimento della nostra specie. Delle volte si dice che la tendenza è quella a dare più le notizie negative che quelle positive, perchè fà "audience", ma.... mi sorge il dubbio che comunque quelle positive siano decisamente meno. Il fondato sospetto è che nel DNA umano ci sia un irrefrenabile input di autolesionsimo immutato da millenni. L' anno scorso ho rivisto un vecchio amico, di ritorno da un viaggio in India. E' stato a rivedere luoghi e persone (guru o maestri) della sua lunga esperienza di iter "spirituale"... Un tipo di Bologna, ma che non c' entra nulla in realtà con noi. I meastri che ha rivisto dicono tutti che l' umanità ormai ha raggiunto il punto del "non ritorno": troppa oscurità e negatività. La controparte positiva è troppo in minoranza e i "semi" della rinascita sarebbero ormai bruciati. Si tratterebbe, dicono loro, di aspettare che il ciclo giunga al termine, che la catarsi faccia il suo corso. Grazie all' ennesimo "azzeramento" (che sarebbe avvenuto già più volte, mi pare chiamato "kaly-uga") potrà partire un nuovo ciclo per il mondo. Che dire? Cerchiamo di non essere pessimisti, però a ben vedere e sentire, dei segnali buoni ce ne sono pochi. Solo a livello di ecologia e politica energetica, le grandi potenze non sembrano intenzionate a cambiare registro. Tutto ruota intorno al petrolio e basta, come se dovesse durare all' infinito e come se, una volta che il pianeta sarà diventato inabitabile, ce ne fosse un' altro "di scorta" (ma prima ci sarà la guerra per l' acqua, come nella sceneggiatura di un film apocalittico/fantascientifico alla "Mad Max").

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